Che siano una cosa sola come noi

lupo in agguatoIl Vangelo di oggi continua a farci ascoltare la preghiera sacerdotale di Gesù. Gesù prega perché i suoi discepoli possano essere custoditi dalle difficoltà del mondo. E questo essere custoditi arriva a far vivere i discepoli profondamente uniti come una cosa sola! Quanto sono belle queste parole e quanta nostalgia suscita l’ascoltarle. Che siano una cosa sola come noi! Siamo così abituati alle divisioni che abbiamo dimenticato cosa significhi vivere in una sintonia profonda.

Oggi la polemica e la rivalità sono il veleno che inquina tutte le relazioni, da quelle politiche a quelle familiari, a quelle fra gli Stati. La nostra vita è talmente concentrata all’individualismo, che ha dimenticato cosa significhi vivere in comunione. Eppure sono convinto che nulla possa cancellare dal cuore umano questo desiderio di comunione.

un solo greggeGesù ha pregato per i suoi apostoli perché testimoniassero che è possibile vivere in comunione, come una cosa sola, che non significa uniformità, appiattimento, ma profonda unità pur rimanendo ognuno sé stesso. Unità data dalla gioia di essere uniti in Cristo. La Chiesa in questo senso ha subito le pressioni del mondo o la tentazione di dividersi, ma dividersi significa perdere l’unità che viene da Gesù. C’è sempre qualcuno pronto a separare, a mettere discordia. Lo vediamo anche oggi nelle critiche di sottofondo fatte a Papa Francesco. Il Maligno, dal quale Gesù prega per difenderci, è proprio all’origine degli scandali e delle divisioni. Gesù sa che saremo tentati e prega perché non siamo schiacciati dal male. Per questo si è consacrato a noi, perché anche noi fossimo consacrati alla verità, a Dio che è il nostro destino.

In attesa della Pentecoste chiediamo al Signore di poter anelare anche noi ad essere una cosa sola come Lui ci ha insegnato.

✎ don Dario