La visita di Giovanni Paolo II

Il 28 febbraio 1988 è una data che la comunità parrocchiale di Giardinetti ricorda con immensa gioia. Proprio in quel giorno Sua Santità Giovanni Paolo II si è recato in visita nella nostra parrocchia, incontrando i sacerdoti, le suore, i collaboratori, i gruppi giovanili, i bambini, e tutta l’assemblea dei fedeli.

Un evento senza dubbio storico per la nostra borgata che, però, va al di là della visita da parte di un personaggio di così grande risonanza mondiale: è storico soprattutto per il messaggio che il pontefice è stato in grado di annunciare con grande umiltà, con la stessa umiltà che fu una delle caratteristiche fondamentali di Gesù Cristo. Ed è proprio sotto questa ottica che va inquadrata la visita del Santo Padre; una parola d’amore e di speranza per tutti, per i bambini, per i giovani, per gli anziani, per le diverse componenti la comunità parrocchiale e, soprattutto, per gli emarginati, per coloro che sono stati privati dell’amore e della speranza.

Altro momento saliente della visita pastorale di Sua santità è stato l’incontro con i bambini, con le nuove forze del futuro, con coloro che, forse, risentono più di tutti delle carenze di infrastrutture nella zona; ma anche per loro un messaggio di speranza affinchè portino la croce del Cristo, affinchè lo amino e non si perdano per strada, cadendo nelle tante trappole che la società tende.

Comunque il momento più importante della giornata trascorsa nella nostra borgata dal Papa è coinciso con la messa celebrata nel piazzale antistante la Chiesa. Momento ancora più importante perchè si era in tempo di Quaresima e perchè il Vangelo verteva sulla Trasfigurazione del Cristo. (Leggi il testo completo dell’ Omelia di Giovanni Paolo II).

Dopo la celebrazione eucaristica il Papa si è trattenuto a dialogare sui temi della catechesi, dell’evangelizzazione e della carità con i membri del Consiglio Pastorale, delle associazioni laicali (Azione Cattolica, Agesci, Catechisti, famiglie, “dopo-Cresima”, centro di Ascolto Caritas, Volontariato Vincenziano, Comunità di S.Egidio e Gruppo del Vangelo) e rappresentanti delle scuole della zona.

Ultimo degli incontri del Pontefice, in ordine di tempo, ma non ultimo per importanza, è stato quello con i giovani, tenutosi in Chiesa. Quest’incontro ha dato nuovamente opportunità al Santo Padre di tastare il polso dei ragazzi, di ascoltare i loro problemi e di portare anche a loro una parola di amore e di speranza, parola che può arrivare direttamente da Dio valorizzando la preghiera.

Al termine dell’indimenticabile 28 febbraio 1988 i fedeli, tornando a casa, si domandavano: “Chissà quando tornerà il Papa a Giardinetti?”. A questa domanda è difficile rispondere, ma che il 28 febbario 1988 è rimasta una giornata memorabile per noi e significativa per il Santo Padre lo testimonia il fatto che, esattamente un anno dopo la sua visita, il Pontefice, rivolgendosi ai fedeli della nostra parrocchia convenuti in Piazza S.Pietro, ha detto testualmente: “Saluto i fedeli della parrocchia romana della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, che sono presenti in questa Piazza di S.Pietro per ricambiare la visita che ho fatto loro nel mese di febbraio dello scorso anno. Carissimi, nel ricordo di quel giorno significativo e bello anche per me, vi ricordo il mio cordiale invito a crescere nella conoscenza del Redentore, imitandone l’amore, la dolcezza e l’umiltà. Portate il mio grazie a tutta la Parrocchia”. Ancora una volta un gesto di grande umiltà: il Santo Padre che ringrazia noi.

Tratto da: “Il fosso del Giardino” (1990)