Signore, mostraci il Padre e ci basta! È la richiesta di Filippo dopo aver ascoltato a lungo il Signore. Cosa c’è dietro questa domanda? Forse il desiderio di avere una visione grandiosa di Dio, così come nell’antico Testamento l’aveva avuta Mosè sul Sinai. Forse c’era dietro questa domanda anche un poco di insoddisfazione per un cammino che sembrava non arrivare mai alla meta. Una richiesta simile a quella che sentiamo spesso quando parliamo di Dio: Perché Dio non si manifesta? Perché Dio non si fa vedere?
Quante volte viene da pensare che un intervento speciale, un segno particolarmente evidente, una grande apparizione possa risolvere tutti i problemi! Gesù però rimane stupito davanti a questa richiesta: “Come puoi dire mostraci il Padre?” che tradotto in parole semplici significa: Non hai proprio capito ancora nulla!
Infatti Gesù riprende il senso della sua venuta: Lui è venuto per rivelare il Padre, ma con la sua venuta questa rivelazione avviene attraverso la sua vita, quella di tutti i giorni. È la scelta di Dio: rivelare la sua Gloria attraverso il farsi uomo, attraverso la fatica dell’oggi, attraverso la fatica di parlare il linguaggio di Dio con le parole umane, la fatica di guarire l’uomo con segni che chiamano a conversione, la fatica di guarire dal male con la Passione e la Resurrezione.
Ma se è così, se si penetra nel mistero di Dio che si fa uomo in Cristo, allora Cristo diventa più vicino a noi di quanto pensiamo, allora è possibile ritrovare il volto del Padre nel nostro quotidiano, ormai abitato dalla presenza del Cristo risorto. Ecco perché un grande conoscitore di Dio quale Giovanni della Croce può dire: “Dio non si trova in cima all’ideale, ma nella profondità del reale”.
✎ don Dario