Prima di Abramo

orme signore gesùIeri sulla radio della scuola media Martin Luther King c’è stato un piacevole incontro insieme ai ragazzi sul tema: come faccio a sapere che Dio esiste? La domanda che spesso sentiamo rivolgerci. Certo non è una domanda facile, ma c’è n’e un’altra ancora più importante: sapendo che Egli esiste, come lo riconosco?

agnus deiOggi nel vangelo vediamo l’incapacità dei Giudei, uomini credenti, di riconoscere in Cristo la presenza del Dio vivente. C’è un terribile contrasto fra Gesù che rivela la sua identità divina chiamandosi con il nome di Dio, “Io Sono”, e dicendo di esistere prima di Abramo, e loro che raccolgono pietre per ucciderlo. La presenza del Dio Altissimo in un uomo concreto scandalizza, mette paura. Non c’è solo un’incapacità di ascoltare Gesù e riconoscerlo, ma anche il non accettare che Dio si faccia uomo. Ancora oggi quanta difficoltà a riconoscere in Cristo la pienezza della divinità (Col 2,9). È più facile immaginare Dio nell’Alto dei Cieli piuttosto che riconoscerlo appeso ad una Croce e umiliato fino alla morte.

E se questo avvenisse anche a noi? Se anche noi, abituati alla figura di Cristo, non riconoscessimo le infinite volte in cui ci parla, ci manifesta la sua vicinanza? Ogni volta che passiamo davanti ad un Crocifisso, non dimentichiamo che esso è l’immagine più commovente di Dio che ci ama pur essendo rifiutato, ogni volta che passiamo davanti al tabernacolo non dimentichiamo che il Creatore dell’Universo è presente in un pezzo di pane, e ogni volta che un povero ha fame, non dimentichiamo che è Lui che è affamato con chi ha fame (Salviano di Marsiglia). “Tu sei l’Altissimo, tu sei bellezza…tu sei umiltà”, diceva S. Francesco incantato dal mistero dell’amore del Dio Immenso che si fa piccolo.

E noi come accoglieremo il Signore che, anche in questa Pasqua avvolta dal silenzio, ci inviterà ad ascoltare la sua Parola per non vedere la morte in eterno?

✎ don Dario