L’ultimo giorno feriale della ottava di Pasqua ci presenta nel Vangelo secondo Marco un riassunto delle varie apparizioni di Gesù risorto: alla Maddalena, ad un numero imprecisato di discepoli che erano in lutto e pianto, ai due che erano in viaggio verso la campagna (i discepoli di Emmaus secondo il Vangelo di S. Luca), agli undici Apostoli riuniti a tavola. A loro dà il compito di annunciare il Vangelo. Questo elenco di persone concrete mostra la strada maestra che sostiene l’annuncio della fede: la testimonianza dei credenti.
Per arrivare alla fede occorre che qualcuno la annunci e si faccia compagno di strada. Solo chi ha sperimentato la forza della Resurrezione di Cristo può essere un testimone credibile della fede, che non annuncia sé stesso, ma come Dio lo abbia incontrato. Un professore di teologia della Gregoriana, dove ho studiato da seminarista, ritornava sempre sulla domanda: Come si giunge alla fede? Come si realizza il cammino che fa di noi dei cristiani?
Credo che il primo avvio alla fede nasca dall’aver avuto vicino un altro credente, un fratello o una sorella, che con la sua vita e con le sue parole ci hanno trasmesso l’entusiasmo di credere in Gesù. È questa trasmissione da persona a persona che permette di intraprendere il percorso per essere evangelizzati e incontrare il Risorto. Senza la testimonianza personale e senza la testimonianza della comunità la nostra fede non potrebbe nutrirsi.
Oggi sarebbe una giornata ideale per fare la nostra lista di persone che, credenti in Cristo, ci hanno trasmesso il Vangelo: nonni, genitori, zii, amici… Una lunga lista che potrebbe ricordarci con gioia quanto il Signore Gesù si sia affiancato a noi nella nostra storia.
Il Signore Gesù è risorto, Alleluja, è veramente Risorto Alleluja!
✎ don Dario

