Tu seguimiTu seguimi! È questa l’ultima parola che Gesù dice nel Vangelo di Giovanni, invitando Pietro a seguirlo senza preoccuparsi di quello che sarebbe successo agli altri apostoli. Tu seguimi! È anche l’invito con cui la liturgia oggi ci guida alla Festa di Pentecoste e all’inizio del successivo tempo ordinario. Cosa significa: Tu seguimi? Per Pietro sarebbe stato l’invito a testimoniare Cristo fino al martirio. Per noi cosa significa?

Inviati dallo Spirito SantoÈ il segreto della nostra vera ripartenza. Sentiamo parlare molto di ripartenza in questi giorni in cui sta riprendendo la vita della Nazione e di diversi Paesi del mondo. Quello che però è fondamentale per ripartire è comprendere quale sia la meta del percorso. Ecco allora che per noi la meta è decisa dalla sequela di Cristo. Ripartire nella vita personale di un cristiano non significa camminare da soli, ma camminare dietro Qualcuno, dietro il Signore Risorto. Solo così possiamo non smarrirci. Per questo lasciamo che sia la sua Parola a guidare i passi di ogni giorno. È urgente che ciascuno di noi si interroghi se si sta lasciando guidare dal Signore e se la fede riesca ad incidere sulle decisioni di ogni giorno. Per questo a Pentecoste invochiamo lo Spirito Santo chiamandolo Spirito Creatore che illumina le nostre menti.

Grazie per aver seguito questo piccolo “pensiero del giorno” nel tempo di quaresima e Pasqua. Ci lasciamo con le parole della preghiera di San Bernardo: “O Spirito di amore, suscita in me il desiderio di camminare con Dio: solo tu lo puoi suscitare…O Spirito dolce e soave, orienta sempre più la mia volontà verso la tua, perché la possa conoscere chiaramente, amare ardentemente, e compiere efficacemente. Amen.”

Buon cammino cari amici!

✎ don Dario