Io prego per loro

preghiera al cieloAlzati gli occhi al cielo (Gv 17,1). È questa immagine che segna l’inizio della cosi chiamata Preghiera Sacerdotale di Gesù. Una lunga preghiera nella quale abbiamo come una finestra che ci permette di ascoltare stupiti il dialogo intimo fra Gesù e il Padre. La preghiera si compone di tre momenti: il primo nel quale Gesù parla con il Padre del senso della sua missione, della sua opera che è comunicare la vita eterna ad ogni uomo. In un secondo tempo Gesù inizia a pregare per i suoi discepoli e nella terza parte, che ascolteremo nei prossimi giorni, Gesù prega per tutti coloro che lo seguiranno. Una preghiera ricchissima che parte dal dialogo denso, fra il Padre e il Figlio per arrivare a tutti noi. Io prego per loro, dice Gesù.

È commovente pensare che nel cuore di Dio e nel suo dialogo più intimo ci sia ciascuno di noi. Che Gesù preghi per me rivela quanto posso essere a lui caro. Quante volte ci sorprendiamo quando qualcuno ci dice: stavo pensando proprio a te! Quanto più dovremo sorprenderci pensando che Gesù prega per noi e siamo nel cuore dei suoi pensieri. Gesù stava pensando proprio a me, a noi tutti, nel colloquio con il Padre prima di offrire la sua vita nella passione. Quanto possiamo valere per Lui? Ha detto giustamente Benedetto XVI: “Non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione. Ciascuno di noi è il frutto di un pensiero di Dio. Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario”.

Se anche noi alziamo gli occhi al cielo nella preghiera, come era abituato a fare a lungo e spesso S.Filippo Neri, che oggi ricordiamo, potremo ritrovare la ricchezza e la bellezza di sentire quanto siamo preziosi agli occhi di Dio.

✎ don Dario