Toccatemi e guardate!

Cristo RisortoSono stato sempre molto colpito dalla descrizione che San Luca fa dell’apparizione di Gesù agli apostoli dopo la Resurrezione. Un misto di sentimenti li attraversò: sconvolgimento, paura, timore, gioia. L’incontro è stato dirompente. Immagino quanto siano stati increduli quando Gesù insistette per poter mangiare davanti a loro una porzione di pesce arrostito!

Pace a voiUn giorno in un ritiro con un gruppo di uomini della parrocchia provammo a ricostruire questa scena. Ciascuno dopo averla letta e invocato lo Spirito Santo, doveva provare, come suggerisce Sant’Ignazio di Loyola, a entrare nei personaggi, a sentire quello che loro avevano sentito. Per qualche istante rimanemmo in profondo silenzio pensando al brano evangelico. Poi un leggero vento attraversò la sala. Le parole di Gesù: Pace a voi, riecheggiavano nel cuore. Fu un momento bello a cui seguì la condivisione. Ancora oggi rimango suggestionato a ripensare a quel momento.

Immagino dunque quanto l’esperienza del toccare e guardare Gesù risorto possa essere stata forte e indelebile per gli apostoli. Questa esperienza, durante la quale Cristo ha spiegato come aprire le Scritture che parlano di Lui, rende il Cristiano tale. È proprio vero quello che mi disse una volta un Vescovo: solo chi ha fatto l’esperienza della Resurrezione può veramente parlare di Cristo, altrimenti si parla solo di teoria.

Lasciamo che in questi giorni la presenza di Cristo risorto, ci raggiunga e ci sorprenda così come è avvenuto agli apostoli. Questa è la radice del nostro cambiamento e del nostro entrare nella sua gioia.

✎ don Dario