Trenta sicli d’argento

30 sicli d'argentoTrenta sicli d’argento, bella cifra con cui sono stato valutato! (Zc 11,12). È questo il prezzo che il sinedrio stabilisce per ricompensare Giuda per il suo tradimento. Gli uomini arrivano alla presunzione di valutare Dio. E lo valutano quanto il prezzo di uno schiavo: trenta sicli d’argento.  È impressionante non solo pensare che Giuda abbia tradito Gesù, ma anche che Gesù si sia lasciato tradire. È l’inizio della passione.

giudaLasciare che un tuo discepolo diventi il tuo traditore. Eppure Gesù aveva pregato anche per Giuda il giorno in cui scelse gli apostoli. Anche lui era uno dei prescelti. Molti di noi soffrono terribilmente quando sono traditi da amici cari. È un momento in cui crollano molte certezze. Gesù non ha avuto paura di affrontare anche questa umiliazione. In questa pagina evangelica si percepisce tutto il dolore del tradimento. E i discepoli infatti lo capiscono e sono profondamente rattristati. Gesù in estrema solitudine si avvia a compiere la salvezza per tutti. Non si fermerà, il suo amore non verrà meno. “Se lo rinneghiamo ci rinnegherà, ma se siamo infedeli, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.(2 Tm,2,13).” Scrive San Paolo riflettendo sull’amore di Cristo.

Per entrare nel Mistero della Passione, di Dio che si lascia tradire e umiliare dagli uomini, forse dovremo passare per la stessa tristezza che provarono gli Apostoli la sera di quel tradimento. Chi entra in questo dolore può comprendere meglio la misura dell’amore. San Francesco un giorno fu udito da un cavaliere piangere da solo nel bosco e il cavaliere si avvicinò per ascoltare perché Francesco piangesse: L’amore non è riamato, l’amore non è riamato. Diceva Francesco alludendo proprio al poco amore con cui ricambiamo il Signore.

Possa questa settimana Santa esaudire la preghiera fatta da Papa Francesco in Piazza San Pietro lo scorso 27 marzo affinché l’umanità volga di nuovo lo sguardo all’amore di Dio e si penta di averlo abbandonato!

✎ don Dario