Molti discepoli non seguirono Gesù perché il suo discorso chiedeva un cambiamento di mentalità. Non era rassicurante, anzi, implicava una perdita apparente. …È nella prova che possiamo maturare la nostra fede e decidere se essere discepoli di Cristo
Vivere per Lui significa entrare in una vita data come dono di sé al Padre e ai fratelli. Anche il lavoro dovrebbe essere così, un’espressione concreta che la vita ci è data per amare Dio in Cristo Signore e il fratello che abbiamo accanto.
Talvolta si arriva a pensare che la fede non sia per tutti, ma un dono solo per alcuni. Sarebbe però una cosa triste se fosse così. La fede è un dono che Dio, che ci ha amati per primo (1 Gv 4,19) vuole fare a tutti! A noi sta invece la risposta. Risposta spesso influenzata da molti fattori.
“Se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il Sangue di Cristo ci purifica da ogni peccato”. Queste parole della lettera di San Giovanni apostolo si sono proprio realizzate nella vita di Santa Caterina da Siena.
Facciamo lunghe file per procurarci il cibo. Ma oltre al cibo materiale, abbiamo bisogno anche di rifornimenti “spirituali” perché sia sfamato il nostro desiderio di felicità. Che pane abbiamo per saziare questo desiderio? Gesù nel Vangelo ci dice che è Lui stesso il Pane della vita, chi ha questo Pane non ha più fame.
Spesso sento dire: “Mi piace la parrocchia perché si dà da fare con la Festa e l’Oratorio, crea tanto movimento… a Messa però non riesco a venire perché sono troppo impegnato!” Domandiamoci: Perché cerco Gesù? Quale cibo cerco?
Santa Messa Terza Domenica di Pasqua (26 aprile 2020). (Ricordiamo che per ricevere le notifiche delle celebrazioni in diretta è consigliabile iscriversi al canale YouTube).
Molte volte si cade nella trappola di pensare che dobbiamo convincere per annunciare il nostro Credo. Il nucleo dell’annuncio è invece innanzitutto il vivere noi la vita cristiana.
Neanche le minacce del Sinedrio riescono a fermare il fiume in piena dell’evangelizzazione. Anzi, pur essendo stati flagellati, gli apostoli continuavano a portare il loro annuncio ancora più contenti.